In primo luogo il peggioramento della vista dovuto all’età deriva da un cattivo stato della colonna vertebrale, dei vasi, degli organi interni, del sistema nervoso, nonché da un’alimentazione scorretta, da svariate infezioni ecc. Molte malattie degli organi interni sono in relazione con lo stato della colonna vertebrale.
Quest’ultima è costituita da vertebre ossee connesse tra loro. Fra una vertebra e l’altra è interposto un disco intervertebrale cartilaginoso. Le vertebre svolgono una funzione di sostegno, mentre i dischi intervertebrali servono da ammortizzatori del carico assiale e rendono la colonna mobile ed elastica. Tutto chiaro? Allora andiamo avanti. Dal midollo spinale si dipartono funicoli nervosi che formano ramificazioni dirette ad ogni parte del corpo e a tutti gli organi interni. Un disco intervertebrale è costituito da due parti: anello fibroso e nucleo polposo. La colonna vertebrale ha bisogno ogni giorno di un determinato carico utile. Ecco che cosa accade se trascorri l’intera giornata da seduto: il cervello lavora, le mani lavorano, ma la spina dorsale non riceve la quantità necessaria di movimenti, la sua elasticità non viene favorita e questo produce varie sedimentazioni. Le cartilagini si induriscono. La “spazzatura” viene lentamente “compressa”, dando origine a una “corazza” che non solo limita i movimenti, ma schiaccia anche i funicoli nervosi, causando un disturbo dei processi metabolici in tutti gli organi e in tutti i tessuti. In presenza di un disturbo posturale si verifica una ridistribuzione del carico su dischi intervertebrali, la cui conseguenza è un peggioramento nel loro nutrimento. In altre parole, il disco intervertebrale non riesce più a saziarsi. Si arriva così a un cambiamento della posizione delle vertebre, a uno schiacciamento dei nervi e dei vasi sanguigni e linfatici. Più grande è lo schiacciamento, più intensi saranno gli effetti. Quando la postura è scorretta, la normale circolazione del liquido cerebrospinale risulta disturbata sia nella colonna vertebrale che nel cranio. Le rispettive aree del cervello e del midollo spinale cominciano a funzionare male. Il cattivo nutrimento dei dischi intervertebrali procura una progressiva diminuzione dell’elasticità dell’anello fibrosi, che non riesce più a sopportare la pressione. Nell’anello fibroso si producono delle lacerazioni che per via della pressione causano la fuoriuscita del nucleo polposo. La conseguenza sarà un prolasso di scale! Se il prolasso è posteriore, può verificarsi uno schiacciamento del midollo spinale in quella zona, il che significa riduzione della sensibilità, limitazione della mobilità e forti dolori. Come conseguenza dei disturbi, nella colonna vertebrale compaiono malattie a un primo sguardo innocue e consuete come l’osteoporosi, il colpo della strega, la radicolite, la sciatalgia, la miosite, la cifosi e la scoliosi. Per non parlare di altri disturbi quali distonia vascolare vegetativa, emicrania, ipertensione, turbe temporanee dell’irrorazione cerebrale, torcicollo, varie forme di artrosi, nevralgia intercostale e numerosi malattie degli organi interni e degli apparati. I disturbi di approwigionamento del cervello e del midollo spinale conducono inoltre a variazioni indesiderate della pressione cerebrale. E l’elenco potrebbe proseguire all’infinito. Ne viene fuori quasi un romanzo poliziesco, non è vero? Ebbene, mio lettore curvo e ingobbito, vogliamo esaminare l’osteocondrosi dal punto di vista scientifico? Ti comunico con il piacere che un simile punto di vista non esiste! Un paradosso? Si, mio caro, è proprio così. Ci sono diversi punti di vista scientifici riguardo all’osteocondrosi che cercano di suffragare e dimostrare il loro carattere esclusivo, ma ogni uno di essi ha il proprio diritto all’esistenza. SFORTUNATAMENTE nessuno di questi ti indica la via verso la completa guarigione. E questo dice già molto, vero? Se conosciamo esattamente la natura di una malattia, siamo in grado di guarirla o addirittura di evitarla! In caso contrario ci limitiamo purtroppo alla sola cura dei sintomi. Dato che su questo problema non c’è un’opinione unitaria, mi permetto di portare in questo bazar anche le mie riflessioni.
LA TEORIA DI CASA NORBEKOV
Sai qual è la composizione chimica del sale depositato nelle articolazioni e in altri parti del corpo, e nel tuo caso in particolar modo nel tessuto cerebrale? Non nego che lo stesso vale anche per me, dato che sono in contatto con te da così tanti anni! In parole povere si tratta dell’urina. Ora capisci la grande profondità del detto popolare russo: “L’osteocondrosi gli è salita alla testa?” Anche gli occhi ne vengono colpiti, e la conseguenza è la presbiopia. La colonna vertebrale possiede una corazza di muscoli di una naturale capacità di estensione, ma anche di disidratazione in caso in cui il suo possessore sia un idiota. Questa è solo una delle regole della comparsa della presbiopia, ma in realtà, come hai già capito, anche le altre malattie dipendono nella stessa misura da un cattivo stato della colonna vertebrale. Già i minimi disturbi del metabolismo tessutale a livello del cervello comportano numerosi problemi. Quando facciamo gli esercizi per il recupero della flessibilità della colonna vertebrale, ne aumentiamo l’elasticità. In questo modo i dischi intervertebrali assumono la loro forma normale e grazie al ristabilimento si normalizza anche la composizione del tessuto osseo portando a un recupero della sua funzione di sostegno. Se i capillari inattivi vengono chiamati al lavoro, abbiamo un ristabilimento della normale circolazione sanguigna e il ripristino dell’approvvigionamento di sostanze necessarie alle cellule e dello smaltimento delle sostanze elaborate. A poco a poco, grazie al recupero del tono muscolare normale, la colonna vertebrale riacquista la posizione corretta, e i muscoli e i tendini rafforzati possono di nuovo aiutarla a mantenerla. Vengono così ristabiliti anche il tono e la configurazione normale dei dischi intervertebrali, come pure la normale distanza fra un corpo vertebrale e l’altro, di modo che non si possa più verificare uno schiacciamento delle terminazioni nervose e dei vasi. A questo punto i rispettivi organi e apparati riprendono a funzionare normalmente. Proprio per questo è necessario fare ogni giorno la ginnastica per le articolazioni. Allora sì che il nostro romanzo poliziesco finirà bene!
“La saggezza dell’Asino” – M. Norbekov